Comunemente chiamata “farina bianca”, quella di grano tenero è la farina più versatile e diffusa. Le farine di grano tenero si differenziano tra di loro per molteplici parametri, come la destinazione d’uso, il tenore proteico e la quantità di fibre presenti al loro interno.
00, 0, 1, 2 e integrale
Di questa farina esistono diverse tipologie: 00, 0, 1, 2 e integrale, che si distinguono in base alla quantità di fibre (comunemente chiamate ceneri) presenti al loro interno.
Altri parametri determinanti sono “la forza”, “l’assorbimento” e “l’elasticità”, che indicano se una farina è più o meno adatta all’uso che se ne vuole fare.
In realtà, non esiste alcun processo di raffinazione
Erroneamente si pensa che queste farine siano “più o meno raffinate”: in realtà, non esiste alcun processo di raffinazione, ma per ottenere queste farine, il grano viene più volte schiacciato e setacciato, separando la parte esterna (la crusca) dal cuore del chicco che, in modo del tutto naturale, si “sbriciola” in polvere bianca, diventando appunto “farina”.